La mia scelta sui social: promo o contenuti?
Tempo fa, una fan della pagina e anche lettrice, mi ha chiesto perché non parlo più spesso dei miei libri. Di primo acchito non avevo compreso il senso della domanda, visto che alla fine, vuoi un estratto, vuoi un pensiero, io lo pubblico. Poi, credo d’aver compreso.
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Per puro piacere ma anche perché non si finisce mai d’imparare, seguo i social di altri scrittori, di quei pochi almeno che tengono aggiornate le loro pagine. Quasi tutti, specie gli “aspiranti scrittori”, pubblicano post inerenti ai loro libri in senso stretto. Intendo dire che un giorno mettono la copertina, il giorno dopo la recensione, poi l’opinione di un blogger ecc. E, soprattutto, avvisano i potenziali lettori delle numerose promozioni e scontistiche in corso. Chi è famoso, in genere mette anche gli appuntamenti per i firma-copie nelle varie librerie d’Italia con foto assieme ai lettori ecc.
Io, come è lapalissiano, ho fatto una scelta diversa e diciamo che non sono l’unico... spero.
Ambientando quasi tutto quello che scrivo a Venezia e in laguna, propongo contenuti ad essa correlati come fotografie, racconti, semplici pensieri e altre volte aneddoti che richiedono ore di preparazione. In trent’anni di passione ho accumulato molti libri stupendi e anche rari, come non approfittarne?
Ovvio che questa scelta è quasi anti-social: post lunghi con tante parole da dover leggere –che barba!–, ma almeno traspare un minimo di padronanza della materia (anche se non sono veneziano), non vi pare?
E a vendere allora, come faccio?
Pubblicità.
Io faccio girare dei post a pagamento a un pubblico abbastanza vasto, non è detto che sia lo stesso che mi segue sui social. Chi è interessato interagisce, magari andando sul Blog o su Amazon a vedersi il libro, altrimenti scrolla e fine... tanto al posto del mio post (cacofonico, lo so) ne avrebbe visto un altro. Ricordo che i social vivono di noi inserzionisti (e, in forma minore, delle nostre info e abitudini).
Quindi: meglio parlare ogni giorno dei propri libri come fanno in molti o è meglio creare contenuti e pubblicità a parte?
Ho scelto di orientarmi verso i contenuti, spero sempre più originali e di continuare a farlo... niente di che, quello che posso, ci mancherebbe; io comunque ho un bel impegno col mio lavoro (devo dire fantastico) che tra l’altro ultimamente sta anche andando bene. Un lavoro con cui pago mutui, bollette, spritz, vacanze in Romagna... e la pubblicità ai libri.
Quindi portate pazienza quando vedete passare un post sponsorizzato di un libro, (ne fanno anche le grandi case editrici); senza un minimo di pubblicità, ahimè, non andiamo da nessuna parte.
Baci e libri!
(Foto: Gondola a Punta della Dogana)